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Rotary Gavi Libarna capofila per l’Italia della donazione al presidio Borsalino

da “LA STAMPA” – 12/05/2017

Un braccio robotico per reimparare a compiere l gesti della vita quotidiana. la tecnologica apparecchiatura, che comprende pure uno schermo lcd, un doppio supporto per le braccia e un computer, da ieri in dotazione al centro rlabllitatlvo Boraallno. Del valore di oltre 50 mlla euro, è stata donata dal Rotary Club Gavi Libarna, che ba coinvolto nel servlce alcuni Rotary francesi della zona di Alx en Provence, dieci club italiani riuniti nel gruppo  “il Grappolo”, l Distretti 2032 e 1760, un club indiano e la fondazione Rotary Internatlonal. L’apparecchiatura si indossa sulla mano proprio come un guanto. Cinque cavi sono colle­ gati alle dita e fanno da tendini. Un’Imbragatura sostiene il braccio e una serle d i sensori consente di riprodurre il movimento sullo schermo video. Il dispositivo si chiama Gloreba e diventa un prezioso aiuto per la riabilitazione di chi, ad esempio dopo un Ictus o un trauma cranico, non ba ancora reeuperato l’uso della mano. I movimenti sono guidati dal paziente, assistito da un operatore, e da uno specifico software. Così il recupero della funzionalità avviene grazie a “eseercizi robotlzzati”. L’apparecchiatura è stata pseaentaia Ieri alla presenza del presidente di Abilitando, Paolo Robuttl, di una folta delegazione­ di rotariani con il presidente del Gavi Llbarna, Natale Spineto, del direttore generale dell’ azienda ospedaliera:Giovanna Baraldl, del direttore del dlpartimento di riabilitazione Salvtore Petrozzino e  del suo  collega Marco Polverelli. Nell’occasione, Baraldi ha annunciato che al Borsalino stanno per arrivare due nuovi posti letto di riabilitazione neuro-motoria. Per la gestione aumenterà anche il personale infermieristico.  Il Borsalino festeggia 10 anni di attività e viene definito un fiore all’occhiello della sanità piemontese, un vero centro d’eccellenza.E’ una struttura veramente unica  in Italia anche grazie alla sperimentazione  di sofisticate tecnologie d’avanguardia, come possono essere quelle installate nella «Casa amica», il mini alloggio destinato a pazienti in via di di missione e con gravi disabilità mentali o fisiche.  È un modello di abitazione replicabne anche nel domiclllo del paziente. Una volta completato il complesso, e costoso, progetto, il risultato sarà a tutti gli effetti quello di una casa-robot in grado di badare a chi vi abita. Di tecnologia applicata alla disabilità si occupa l’associazione Abilitando, che nel 2015 ba promosso in merito un’ iniziatlva che ha riscosso largo successo (verrà replicata n prossimo autunno) e che ha dato il via al service del Rotary Gavi Libarna (all’epoca presieduto da Mario Fedriani). Uazione di solidarietà avviata dal Rotary piace anche al colleghi francesi. Ieri mattina il Presidente del Club di A1x en Provence ha detto che intende replicarla Oltralpe, stavolta con l’aiuto degli italiani.
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